Basilicata tipica

Fagiolo bianco di Rotonda DOP

Quattro caratteristiche cittadine alle pendici del Pollino, l’area protetta più estesa d’Italia, si contendono una sorta di primato: quello di aver candidato e ottenuto contemporaneamente per due prodotti tipici la Denominazione di Origine Protetta. Sono Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda e Viggianello, i paesi della Valle del Mercure, già zona di produzione della Melanzana Rossa di Rotonda, e territorio eletto dei Fagioli Bianchi di Rotonda Dop.

Due gli ecotipi locali in cui si producono: il Fagiolo bianco e il Tondino bianco (detto anche “poverello”). Come per la Melanzana Rossa a giocare un ruolo centrale è il clima di montagna, che favorisce lo sviluppo delle piante e una lenta maturazione. Poi la fertilità dei terreni, l’assenza di trattamenti antiparassitari e la concimazione organica, ne fanno un prodotto sano e sicuro. I Fagioli bianchi si distinguono per l’elevato contenuto proteico e la bassa percentuale del tegumento rispetto al peso totale, caratteristica che tradotta per i “non addetti ai lavori” riduce notevolmente i tempi di cottura. Infine, il colore è totalmente bianco, privo di striature.

La produzione dei Fagioli bianchi non deve superare le 13 tonnellate ad ettaro, corrispondenti alle 2,5 tonnellate di prodotto secco. La raccolta dei baccelli inizia nel mese di agosto e termina entro il mese di ottobre, e deve essere rigorosamente effettuata a mano. Sul mercato si possono trovare sia freschi da sgusciare che secchi in granella.

La storia narra che persino Giuseppe Garibaldi fu un grande estimatore dei Fagioli bianchi di Rotonda. Ne è prova il periodico “L’Eco di Basilicata Calabria Campania” che in data 2 settembre 1860 riportava che, di ritorno dalla Sicilia, l’eroe dei Due Mondi si fermò a Rotonda per dormire e mangiare. Gustò i fagioli bianchi, ne rimase così piacevolmente colpito, che decise di portarsene una piccola quantità da seminare poi nella sua Caprera. Da allora i Fagioli bianchi rappresentano un’espressione fondamentale dell’orticoltura della zona del Pollino, ed hanno caratterizzato anche la cucina locale, arrivata fino a noi attraverso ricette di piatti tipici, quali: “Scarole e fagioli bianchi”, “Cavoli e fagioli bianchi”, “Patate, fagioli e minestra impastata”, “Fagioli e scorza (cotica di maiale”), “Lagane e fagioli”. Oggi questi piatti pur venendo consumati ancora in famiglia, vengono proposti con successo nei ristoranti, negli agriturismi e durante le sagre.

Fagioli bianchi di Rotonda Dop
Consorzio di Tutela dei fagioli bianchi di Rotonda DOP Rotonda
presso l’ALSIA in C/da Piano Incoronata, (PZ), cap 85048

Denominazione: Fagioli bianchi di Rotonda Dop
Istituito con: Regolamento CE n.240/2011 (Guce del 12/03/2011)
Zone di produzione: Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda, Viggianello, (Pz)
Cultivar: Fagiolo Bianco e Tondino Bianco (o Poverello Bianco).