Basilicata tipica

Ortofrutticoltura

Punto di forza dell’economia regionale, nel 2021, il valore della produzione del comparto ortofrutticolo lucano è di circa 353 milioni di euro, il contributo maggiore è dato dalla produzione di frutta e verdura, pari a 88 milioni di euro, seguita dalla produzione di agrumi, pari a 35 milioni di euro e di ortaggi, con 215 milioni di euro. Nel 2020 la superficie regionale dedicata è di poco superiore ai 18.000 ha (9.000 ha di frutta e 8.827 ha di ortaggi) con una produzione pari a 1.497.740 tonnellate di cui 20.515 di ortaggi e frutta coltivati 41 in serra, 100.534 di agrumi e la rimanente parte di frutta e ortaggi in piena aria (Annuario dell’Agricoltura Italiana 2020 – edizione LXXIV).

Il Metapontino è il cuore della produzione ortofrutticola lucana dove si concentrano i ¾ della superficie agricola interessata, con circa 5 mila imprese, per una superficie agricola complessiva di 74.000 ettari di cui circa 21.000 investiti ad ortofrutta. La Val d’Agri è nota per le sue produzioni estive e tardo-estive, come quelle del fagiolo e di altre ortive: si tratta di produzioni di elevata qualità e ad alto valore aggiunto, tra cui si annoverano le IGP del Fagiolo di Sarconi, del Peperone di Senise e della Melanzana Rossa di Rotonda.

Nella Valle dell’Ofanto le specie ortive più diffuse sono il pomodoro da industria, le insalate, i cavoli, il cavolo broccolo e il finocchio. Le principali colture frutticole regionali sono l’albicocco, il pesco e la nettarina, mentre tra gli agrumi primeggiano l’arancio e il mandarino (clementina), che consentono maggiori margini di guadagno. La destinazione industriale interessa principalmente il pomodoro da industria (per la produzione di pelati, concentrati, polpe e passate) seguito da albicocco, fragola ed agrumi.

La fragola della Basilicata

Coltivata dal 1955, periodo temporale di gran lunga superiore a quello richiesto per l’attuale candidatura IGP, promossa dal comitato costituito dalle Organizzazioni di Produttori lucane, tra cui AOP Arcadia, OP Terre della Luce, OP Agorà, OP Athena, OP Primosole, OP Ancona e Apofruit, la fragola della Basilicata copre l’areale di produzione di nove comuni del Metapontino: Bernalda, Montescaglioso, Pisticci, Tursi, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri. Rappresenta un ‘eccellenza territoriale che vale il 22% del Pil agricolo e impiega nei periodi di grande raccolta 12 mila addetti e 500.000 giornate di lavoro e con un valore commerciale di circa 100 milioni di euro su più di 1000 ettari di superficie.