Gli indicatori dimensionali della Basilicata danno prova del crescente interesse degli operatori e del mercato verso questo metodo produttivo, assecondando l’attenzione sempre maggiore dei consumatori alla salubrità e all’impatto ambientale degli alimenti. In Basilicata, il numero dei produttori, pari a 3.133 nel 2021, ha subito un incremento del 33% rispetto all’anno precedente. Il 25% della superficie agricola regionale è coltivata con metodo biologico, per un totale di 122.555 ettari nel 2021, in crescita dell’17% rispetto al 2020 (Sinab). Pertanto, la Basilicata ha raggiunto l’obiettivo del 25% di SAU biologica entro il 2030, stabilito nell’ambito della Strategia Farm to Fork.
L’aumento delle superfici coltivate a biologico, a livello regionale, ha interessato principalmente piante da radice (+75%), frutta a guscio (+15) e le colture industriali (+24%), pressoché stazionari i valori delle altre colture. (Fonte Sinab).
Nel 2020, la spesa di prodotti alimentari biologici nella GDO ha fatto segnare un +4% rispetto all’anno precedente. I dati Ismea Nielsen evidenziano un incremento sia per i prodotti confezionati a largo consumo, a cui si è maggiormente rivolta l’attenzione nelle prime settimane di emergenza Covid, che per i prodotti freschi sfusi. Frutta, ortaggi, latte e derivati biologici sfusi sono sempre più presenti in specifiche aree attrezzate dei supermercati e invertono la tendenza negativa che li aveva caratterizzati nel 2019 (+3%). (Fonte Ismea Nielsen).
La vera e propria impennata, tuttavia, si registra nelle vendite online dei prodotti bio, che superano il 150%. I dati disponibili evidenziano come il numero di operatori presenti sul territorio italiano, che ha scelto di vendere online prodotti biologici, sia cresciuto, passando da 49 nel 2001 a 375 nel 2018, a testimonianza di una condivisa fiducia delle potenzialità di espansione di questo canale anche per la vendita di prodotti agroalimentari (Fonte Rapporto Bio Bank 2021).