Le aziende zootecniche presenti in Basilicata al 2020 sono 6.438 e il numero di bovini è di 90.725 allevati in 2.213 aziende. Ammontano a 3.301 unità i bufalini e 67.029 sono i suini allevati in 1091 aziende lucane. Il patrimonio ovicaprino regionale nel 2021 è di 42.078 capi caprini e 171.536 capi ovini con una presenza di aziende pari a 5.126.
Tra i processi di valorizzazione in atto c’è la promozione del marchio “Agnello delle Dolomiti Lucane” che, al fine di offrire ulteriori garanzie sull’origine e tracciabilità delle produzioni, ha aderito al marchio “Italialleva” dell’Associazione Italiana Allevatori.
Ulteriore processo di valorizzazione in atto è quello relativo all’antico suino nero lucano dapprima concentrato sull’incremento del numero dei suini neri lucani, a rischio estinzione, per ottenere una buona popolazione di base e ora, attraverso la costituzione di un’Associazione di Tutela del Tipo Genetico Autoctono Antico “T.G.A.A. Antico Suino Nero Lucano”, per consentire alle aziende zootecniche di puntare su produzioni distinguibili per qualità e per il forte legame con la tradizione e il territorio.
Tra le più importanti iniziative volte alla salvaguardia delle razze e conseguente valorizzazione delle produzioni correlate il Sistema Allevatori di Basilicata ha sostenuto oltre all’adesione al marchio collettivo “Italialleva”, l’etichettatura della carne di Podolica da parte del Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane (CCBI) e la costituzione del Presidio Slow Food del “Caciocavallo Podolico della Basilicata.
La produzione di latte di vacca e di bufala è di 46.200 tonnellate. Al 2020 in Basilicata risultano presenti 11 centri di raccolta del latte, 45 caseifici e centrali del latte e 5 stabilimenti suddivisi tra aziende agricole ed enti cooperativi agricoli. La produzione di formaggi in Basilicata si attesta intorno a 3.880 tonnellate.
Latte lucano di qualità
Nella campagna 2020-2021 il 36% del latte lucano è di “alta qualità”. Le principali produzioni lattiero-casearie sono il latte per il consumo diretto, il burro, i formaggi freschi, quasi esclusivamente a pasta filata, molle come il fior di latte o stagionato come il caciocavallo, di latte vaccino, i cui allevamenti allo stato semi-brado sono concentrati nel territorio montano.
In Basilicata uno dei cinque Presidi Slow food esistenti riguarda proprio la tipologia formaggi e, nello specifico, si tratta del presidio denominato “Il Caciocavallo podolico della Basilicata”. I produttori del caciocavallo podolico aderenti al Presidio sono 10 e sono distribuiti tra i comuni dell’Appennino Lucano e della Montagna Materana; nel 2021 hanno prodotto oltre 33 tonnellate di formaggio (dati elaborati su lavoro CREA 2021 “Produzioni di qualità in Basilicata”).